In casa Dem si festeggia all’elezione dell’assessora al bilancio della giunta D’Alberto (e confermata dal Viminale). Ma altri conteggi darebbero dentro il coordinatore di Calenda (che 10 anni fa, per 1.203 voti, negò la Camera all’allora capolista di Fdi)
TERAMO – Sembra essere tornati indietro di quasi 10 anni, quando l’allora capolista per Fratelli d’Italia alla Camera, Paolo Gatti, aveva creduto fino alla fine di essere entrato tra i 630 nuovi onorevoli, bissando il successo delle oltre 10mila preferenze di quattro anni prima alle elezioni regionali. Ma alla fine, per soli 1.203 voti, sulla base dei riconteggi, sempre cervellotici nel calcolo dei resti, il Porcellum diede ragione a Giulio Cesare Sottanelli, eletto per Scelta Civica con Monti per l’Italia.
Quello stesso Sottanelli che in queste ore è protagonista di una secondo… turno elettorale, in cui affronta all’ultimo voto la candidata del Partito Democratico e assessore al bilancio della giunta D’Alberto, Stefania Di Padova. Sembra che Sottanelli sotto questo aspetto sia nato con la camicia, perché ancora una volta l’avrebbe spuntata al fotofinish, rinviando ad altra occasione il clamoroso exploit dell’assessora-avvocato dem.
Anzi, no. Forse è il contrario. Sottanelli stavolta soccombe per una manciata di… resti ed è Stefania Di Padova la nuova (e unica teramana) deputata della prima legislatura a ranghi ridotti. Almeno così dice il sito del Viminale, anche se l’ufficializzazione sarà successiva: il Pd ottiene il terzo seggio in Abruzzo, e questo viene assegnato alla di Padova. Fonti di corridoio, però, che si basano sul calcoli che mancano però di alcuni dati relativi a tante altre circoscrizioni nazionali e un risicatissimo numero di sezioni, darebbe ancora il candidato di Calenda, coordinatore regionale di Azione, quale nuovo deputato.
Entrambe le segreteria hanno festeggiato e festeggiano l’elezione. Anzi, in casa Pd ci sono anche le prime dichiarazioni dell’onorevole Stefania di Padova: “Adesso è ora di corciarsi le maniche – ha detto al telefono a emmelle.it -, per Teramo, l’Abruzzo e il partito. Sarà un impegno difficile e duro, ma stimolante, rivolto alle esigenze del territorio”. E con un pensiero anche alla giunta comunale, l’unica civica di centrosinistra a governare in un capoluogo in Abruzzo, della cui esperienza questo traguardo (se confermato) è figlio.